Sabato
Barletta – Brindisi è terminata 3-1 con reti per il
Barletta di Esposito, Romano e Laviano, mentre per il
Brindisi il gol della bandiera è stato firmato da De
Palma su rigore.
Ragazzi, siete stati bravissimi e nello stesso tempo
“bellissimi”. Questa era una partita fondamentale per le
sorti del Barletta che veniva dallo scivolone immeritato
di Torre Annunziata. Insomma era una partita da vincere
a tutti i costi. Se non avessimo battuto il Brindisi, si
sarebbe aperta una profonda crisi. Ma i ragazzi di
Chiricallo hanno reagito bene. In settimana c’è stata
una bella iniziativa da parte della tifoseria
barlettana: una rappresentanza della stessa è scesa
negli spogliatoi e ha chiesto impegno e vittoria col
Brindisi. Sì, questo è il calcio che voglio a Barletta.
Purtroppo in settimana le malelingue avevano vociferato
che il Barletta era cotto, svogliato e con i calciatori
in calo fisico, senza più stimoli per restare a
Barletta, pessimisti sulle riconferme per il prossimo
campionato di serie C, e, pertanto, poco propensi ad
impegnarsi. Insomma ci veniva presentato un Barletta
demotivato a vincere il campionato, con l’Aversa ormai
ad un tiro di schioppo. Tutta questa diceria,
personalmente, non l’ho né condivisa e né ad essa ho
dato mai credito. Anzi in settimana durante gli
allenamenti ho potuto vedere una squadra estremamente
motivata, con i giocatori molto concentrati e tutti
desiderosi di scaricare la propria rabbia in campo.
Questi ragazzi sono dei veri professionisti e sabato ce
l’hanno dimostrato, rifilando al Brindisi un secco 3-1
che non si discute e mettendo in mostra un gioco preciso
e dinamico.
Con un pubblico da serie B, 6000 spettatori, con una
scenografia mai vista allo stadio Puttilli, insomma, è
stato uno spettacolo nello spettacolo. Si sapeva che a
Barletta le squadre ospiti non regalano mai niente,
anzi, cugini e non cugini, vengono sempre con un certo
piglio con l’intento di portare a casa qualche punticino.
Ma la legge del Puttilli è sempre quella, “credere nella
vittoria e cercarla”. La partita giocata dal Barletta è
stata la più bella della stagione ed un bravo va a
Marcello, il nostro mister, che in settimana ha lavorato
molto sotto l’aspetto fisico e mentale dei ragazzi. I
risultati non hanno tardato a venire: i biancorossi
hanno messo in mostra un gioco spumeggiante, belle
triangolazioni e bellissimi gol. E, credetemi, questo è
il gioco che amo e che ci porterà in serie C. La truppa
di Chiricallo ha giocato come io avevo anticipato e
consigliato sul nostro sito nella presentazione della
gara. Avere tanta rabbia in corpo, non innervosirsi,
mantenere la calma, giocare sulle fasce, chiudersi a
riccio e per tutto il resto affidarsi al duo Romano e
Laviano e al folletto Pinto.
è andata
esattamente così, e come contorno voglio sottolineare la
prestazione di uno dei migliori in campo, il
giovanissimo under Esposito, che col Savoia aveva
sbagliato un paio di gol. Sabato il ragazzo si è
riscattato e si è fatto perdonare sbloccando la partita
con un bel gollazzo su invenzione del solito Pinto. Il
Brindisi, squadra molto giovane con dei giocatori molto
interessanti e motivati, e con lo spauracchio di turno
del giovane brasiliano Bahia, non è stato a guardare. Ci
ha fatto sudare le codiddette proverbiali sette camice.
Infatti già al primo minuto centrava la base del palo
regalando ai 6000 tifosi barlettani presenti sugli
spalti momenti di paura. Anche nel secondo tempo, molto
spezzettato per via degli scontri tra calciatori e delle
sostituzioni, il Brindisi non ha mai mollato, e siamo
stati graziati dalla buona sorte quando i brindisini
hanno colpito la parte superiore della traversa e sono
stati fermati da alcuni interventi del portiere
Liccardi. Sull'1-0 il nostro portiere ha salvato il
risultato ma poi sul 3-0 c’è stato quel rigore regalato,
prima dalla nostra difesa - e qua bisogna fare un mea
culpa – e poi dall’arbitro. Ma per i biancoazzurri era
già tardi per provare una rimonta e già si sentivano i
tifosi intonare il solito canto “Barletta nel cuore”,
col coro “Torneremo, torneremo in serie C”. Domenica il
campionato avrà un turno di riposo per la Santa Pasqua.
Così la squadra si potrà caricare, sia mentalmente sia
fisicamente per le ultime sei finali. Si riprenderà
domenica 30 marzo, alle ore 15, con un altro derby,
Grottaglie – Barletta, obbligatorio incamerare i tre
punti.
Colgo, così, l’occasione per augurare ai dirigenti, allo
staff tecnico, ai calciatori del Barletta e ai
visitatori del nostri sito, una Buona Pasqua. Sempre
forza Barletta! |