Barletta
- Brindisi non è un qualsiasi derby, ma è il classico
derby nel derby, di due città capoluogo di provincia e
con sentita rivalità tra le due tifoserie. Sabato, al
Puttilli è di scena questo derby. Il Brindisi è una
squadra molto ostica e dura da battere. Viene da una
bella vittoria sul Sapri per 2-1 con due reti del
brasiliano Bahia. Se penso agli ultimi incontri tra
Barletta e Brindisi mi vengono in mente le due partire
spettacolari, ben giocate da entrambe le squadre, dello
scorso campionato. Finirono entrambe per 1-1.
Specialmente quella giocata a Barletta. Ricordo i tifosi
biancorossi che stavano già cantando vittoria quando,
nei minuti di recupero, il Barletta fu raggiunto sul
pareggio. Era un altro Barletta, con mille problemi, con
un presidente senza stimoli, con dei giocatori sul viale
del tramonto o impegnati in accordi contrattuali con
altre compagini. Ma veniamo alla partita di sabato, con
inizio alle ore 14:30. Sicuramente sarà una partita
emozionante perché l’obiettivo attuale del Brindisi è la
zona playoff. Si giovano di una certa tranquillità
perché sanno che a Barletta non hanno nulla da perdere e
questa predisposizione mentale è fondamentale per la
serenità degli atleti. Così il Brindisi viene a Barletta
per conquistare punti e dimostrare ai propri tifosi e
anche a quelli del Barletta che non è secondo a nessuno.
E pensando a quello che ha fatto all’Aversa qualche
settimana fa, mi trovano concorde. Ricordate, perdeva
2-0, poi riusciì a strappare un clamoroso pareggio per
3-3. Insomma se ci potranno fare lo sgambetto, i cugini
brindisini, di sicuro, ce lo faranno . Non chiederanno il
permesso né all’Aversa né al Barletta. Pertanto attenti
a questo Brindisi, bello, giovane, pimpante e
sbarazzino, e con molta esperienza nelle zone
nevralgiche della formazione. E il Barletta? Bisogna
dimenticare in fretta lo scivolone col Savoia, non
dovremo commettere gli stessi errori sotto porta.
Bisogna giocare d’astuzia, far girare la palla e,
specialmente a centrocampo, aggredire gli avversari con
tanta rabbia nel corpo. Dovrà essere in grado di
mantenere un atteggiamento disinvolto e prudente,
sfruttando le fasce laterali. Senza innervosirsi, però, perchè con quei due davanti, Laviano e Romano, e con
l’innesto del folletto Pinto, sicuramente il gol prima o
poi arriverà. Poi chiudersi a riccio e abbassare la
saracinesca. Il resto sicuramente lo farà la tifoseria
sempre più numerosa e molto corretta sia in casa che
fuori, quei tifosi biancorossi, tifosi esemplari
orgoglio della nostra squadra. |