Barletta
Pomigliano 0-1. Forse è veramente finita. Perdendo
questa gara tra le mura amiche, contro il Pomigliano, il
Barletta dice addio alla serie C e ai sogni di gloria.
E' proprio il caso di dire, maledetta primavera, perché
questo campionato lo si è perso nelle ultime settimane,
da + 6 a - 3 sull' Aversa. Anche se mancano ancora
quattro partite e anche se tutto può ancora succedere.
Nel gioco del calcio niente si dovrebbe dare per
scontato, ma i sogni poi si avverano solo pochissime
volte. Dovete essere voi calciatori a crederci per
primi. Innanzitutto vincendo le restanti quattro
partite. Poi alla fine si vedrà, tenendo a mente che
l'ultima giornata prevede lo scontro Bitonto Aversa. Ma
cosa è successo al Barletta? Il campanello d'allarme lo
avevamo avuto in occasione della trasferta di Savoia -
proprio quel Savoia ieri ha perso "malamente" in casa
col Matera per 5 a 2, lasciandomi perplesso e fornendo
una penosa conferma a quello che si vocifera negli
ambienti calcistici. La bella vittoria sul Brindisi
aveva rappresentato solo una momentanea illusione, e
infatti a Grottaglie ci fu la disfatta. Col Pomigliano
in casa, ieri, c'è stata la conferma. La squadra è
scoppiata e non mi venissero a parlare delle tante
assenze dei calciatori perché, dall'alto della mia
esperienza, ho sempre detto che i campionati si vincono
o si perdono in primavera e non ci si può far trovare
impreparati. Ma veniamo alla gara. Il Barletta si
presentava al Puttilli con una formazione rimaneggiata
tra squalifiche e infortuni. Ben cinque calciatori
titolare erano fuori. In porta faceva la sua apparizione
il portiere Quintigliano al posto del povero Liccardi.
Mr. Chiricallo ha fatto bene a sostituirlo in quanto in
settimana erano piovute molte critiche al ragazzo per
via della sua poco felice prestazione di Grottaglie.
Davanti, come prima punta, il Barletta presentava
l'oggetto misterioso Piperissa. Che delusione, se
dovessi dargli un voto, non potrei che dargli un bel 4.
Nel complesso, non è andata meglio. In campo abbiamo
visto tutti una squadra senza gioco, senza idee, senza
mordente, che correva avanti e indietro solo con la
forza dei nervi. Solo confusione e niente più e non vi
dico sotto il profilo fisico e mentale, sembrava che i
calciatori avessero bisogno di una flebo. Ed infine devo
sottolineare la pessima giornata in cui è incappata la
terna arbitrale. L'arbitro si è comportato in modo
estremamente presuntuoso, la sua direzione di gara,
anche per colpa degli assistenti di linea, è stata
negativa. Nel primo tempo c'è stato un fallo da rigore
grande come una casa su Piperissa che, se concesso,
avrebbe cambiato le sorti della partita. Dopo questo
episodio il Barletta si è innervosito e lo si è notato
dai numerosi falli inutili e dalle continue proteste,
spesso fondate, dei calciatori biancorossi verso la
terna arbitrale. Il Sig. Vallorani della sezione di San
Benedetto del Tronto con i suoi collaboratori sembrava
fosse venuto a Barletta prevenuto, addirittura
consapevole che avrebbe aizzato la tifoseria. La quale
non lo ha
risparmiato, accompagnandolo negli spogliatoi col coro
venduto venduto. Parole poco simpatiche ma se le è
cercate. Arduo sperare nella buona fede. A fine partita,
inoltre, c'è stato un pandemonio a centrocampo a causa
dell'atteggiamento della squadra ospite: al fischio
finale i calciatori del Pomigliano anziché uscire dal
campo con la squadra avversaria, si sono attardati a
centrocampo. I calciatori del Barletta si sono sentiti
presi in giro e offesi, con il nervosismo che lì ha
definitivamente preso il sopravvento. Solo qualche
spintarella tra gli atleti e niente più, ma, molto
probabilmente, in settimana dal giudice sportivo ci
saranno delle sanzioni disciplinari. Ed è proprio il
caso di dire, dopo il danno anche la beffa.
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